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Nel corso della S. Messa delle 10,30 (San Pellegrino) e delle 12,10 (S. Maria Nuova) verranno distribuite le Palme Benedette.
Inoltre, dato che è impossibile procedere alla benedizione delle case come in passato, chi desidera benedire la propria casa e la propria famiglia porti una bottiglietta che, alla fine della Messa, verrà riempita di acqua santa da aspergere nella propria abitazione il giorno di Pasqua.

 

COME ERAVAMO: Le Palme

La mattina della Domenica delle Palme era tutto un brulicare di gente che si dirigeva verso il luogo dove fasci di rami di ulivo attendevano di essere benedetti. I contadini venivano anche dai poderi più lontani e, una volta arrivati in paese, lasciavano presso famiglie di amici gli scarponi inzaccherati per indossare le scarpe della festa.
Impartita la benedizione ognuno si accaparrava la sua palma e prendeva il via una singolare processione nella quale i fedeli procedevano in ordine sparso senza preoccuparsi troppo di mantenere il silenzio né di contenere la vivacità dei bambini che trovavano sempre un modo improprio per utilizzare i rami che portavano.
All’arrivo in chiesa quel clima di festa assumeva tutt’altro tenore: nel tempio le immagini e le croci erano state ricoperte di drappi viola e al Vangelo veniva letto il Passio, cioè il racconto della passione di Gesù dalla cattura nell’orto degli ulivi fino alla morte in croce. Una lettura spesso fatta in maniera teatrale da tre lettori che non poteva non destare profonda commozione.
Terminata la Messa il ritorno a casa era confortato da quei ramoscelli benedetti che venivano collocato sulle immagini sacre appese alle pareti domestiche; alcuni di questi venivano conservati per adornare le croci di canne che i contadini piantavano nei campi di grano il giorno della festa della Santa Croce (3 Maggio) a protezione delle colture che andavano a maturazione.