Benvenuta Quaresima!

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Che in una società che ha appiattito tutti i tempi dell’anno ci si ricordi la varietà del vissuto umano. Come recita la Bibbia: “C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante… un tempo per piangere e un tempo per ridere, c’è un tempo per gemere e un tempo per ballare… (Quoelet, 3).
Come le stagioni nella loro diversità sono funzionali al perpetuarsi della natura, così nel corso dell’anno l’accentuare un aspetto o l’altro della vita contribuisce ad ottenere un sano equilibrio mentale. Altrimenti rischiamo che accada quello che in parte è già accaduto per la domenica: per molti lavoratori il giorno della festa, del riposo, dell’intimità con la famiglia è diventato un lontano ricordo. E si vorrebbe spremerli anche di più a vantaggio del profitto di pochi!
Benvenuta allora Quaresima, che ci ricordi il valore della sobrietà e del silenzio e ci offri un tempo per scandagliare il nostro intimo per verificare che direzione ha preso la nostra vita.