Ricostituita a Viterbo l’antica Arciconfraternita di San Giovanni Battista del Gonfalone
Viterbo – Don Mario Brizi, parroco della Chiesa di santa Maria Nuova ha ricostituito l’Arciconfraternita di san Giovanni Battista del Gonfalone nella Chiesa del Gonfalone, dedicata a san Giovanni Battista.
I confratelli, riuniti in preghiera, dopo la benedizione dei sai da parte di don Brizi, e consegnati dal priore,
Franco Chiaravalli, li hanno orgogliosamente indossati.
La storia della Confraternita
La Chiesa di san Giovanni Battista del Gonfalone, è da considerare come l’esempio del barocco a Viterbo.
Fu costruita per volontà della Confraternita del Gonfalone che era una delle più considerevoli della Città, sia per i possessi, che per il numero di confratelli facoltosi. Era detta in origine Confraternita di san Giovanni Battista e sin dal XII secolo aveva sede presso un oratorio in Contrada Valle, poi, il 16 Marzo 1561, si aggregò alla Confraternita del Gonfalone di Roma, fondata nel 1264 da san Bonaventura da Bagnoregio (1217 – 1274).
Ne assunse quindi il nome, l’insegna e la divisa. La Confraternita del Gonfalone vestiva di sacco bianco con cappuccio e cordone dello stesso colore con una croce bianca e rossa in campo azzurro, sulla spalla destra.
Il suo fine caritatevole era quello di raccogliere le elemosine per riscattare gli schiavi cristiani caduti in mano dei Turchi, di visitare i malati e di fare la dote a due fanciulle orfane, di buoni costumi. Nel 1581 la Confraternita della Misericordia, con sede nella Chiesa di santa Maria della Carbonara, a Viterbo, ridotta nel numero dei confratelli, si unì a quella del Gonfalone.
(da Mauro Galeotti: “L’illustrissima Città di Viterbo”, Viterbo 2002)
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